CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

martedì 11 gennaio 2022

71° DELLA LIBERAZIONE

Siamo arrivati alla 71° ricorrenza della festa della liberazione, io di queste ricorrenze ne ho potute vivere per una questione meramente anagrafica solo 69 essendo nato nel 1942 esattamente tre anni prima ma ne ho preso coscienza solo nel 1947 in prima elementare, anche se la cosa per sé stesso non la percepivo nella sua intera valenza.

Nella seconda guerra mondiale ci sono stati dei vincitori e vinti e unanimemente riconosciuti sia i buoni che e i cattivi.

Qualcuno si diletta ad ogni ricorrenza a revisionare la storia, compresi alcuni compagni della prima ora, che forse perdendo la lucidità con l'andare degli anni, o forse malignamente perché sapevano bene che andando un po’ contro a quelli che erano stati i loro ideali (ma lo erano stati veramente?), potevano vendere tanti libri sulla questione e fare tanti soldini.

Veniamo al dunque è appurato storicamente che la resistenza era formata per bande, il 50% dei combattenti erano di fede Comunista, l'altro 50% era composto dal Partito d'Azione, Cattolici, Repubblicani e Liberali, quindi, onore a tutto coloro che con il loro sacrificio hanno fatto si che, anche se imperfetta e talvolta illiberale, abbiamo una democrazia e io affermo senza tema di smentita che loro erano i buoni.

Poi c'erano i Nazi che avevano invaso l'Italia ancor prima del fatidico 8 settembre, pur essendo alleata con il fascismo di Benito Mussolini, poi le squadracce fasciste e dopo l'armistizio del generale Badoglio la famigerata Repubblica di Salò con i suoi cosiddetti repubblichini gli irriducibili, almeno a loro gli onori di non aver abbondonato la barca quando stava chiaramente affondando ma direi anche qui senza tema di smentita che loro erano i cattivi, inutile poi dire che i morti son tutti uguali, infatti, alcuni morti stavano dalla parte giusta ma gli altri erano in seno alla parte sbagliata.

Allora cominciamo a scandagliare i motivi per cui a un certo punto della nostra storia la resistenza cominciò ad essere revisionata, presto detto! Nel momento in cui Enrico Berlinguer l'allora segretario del P.C.I. portò il suo partito all'adesione record di 11.000.000 di Italiani e, le Regioni, i comuni e le provincie erano quasi tutte governate dai social-comunisti (P.C.I.+P.S.I.), ma il glorioso P.S.I di Matteotti dopo l'ascesa al potere di Bettino Craxi si mise a fare la gran puttana, infatti, dove aveva la maggioranza il P.C.I. governava assieme, ma dove la maggioranza invece l'aveva la D.C senza nessun pudore governavano insieme.

Poi a dileggio della resistenza, andò in voga l'inno e la genuflessione che tuttora rimane, agli anglo americani, motivo? Ci avevano liberato, dall'altra parte inneggiavano alla Russia di Stalin che aveva liberato l'altra metà dell'Europa, e condivido onore a tutti i caduti per la libertà! Anche se in seguito e qui mi ci vorrebbe un libro per raccontare, sia sugli U.S.A. che sugli ex U.R.S.S. avrei tante cose da obiettare.

Detto questo sui partigiani (Guarda caso soprattutto della brigata Garibaldi) venne fuori che avevano commesso le più gravi nefandezze, però sui libri nla storia dice un'altra cosa:

 

"Le Brigate Garibaldi furono   delle brigate partigiane legate prevalentemente al Partito Comunista Italiano, operanti nella resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale. In esse militarono anche esponenti di altri partiti del C.L.N, specialmente socialisti. Pochi furono invece i componenti legati al Partito d'Azione o democristiani. In realtà la maggioranza dei combattenti nelle Brigate Garibaldi non manifestava una chiara identità politica. Coordinate da un comando generale diretto dagli esponenti comunisti Luigi Longo e Pietro Secchia, furono le formazioni partigiane più numerose e quelle che subirono le maggiori perdite totali durante la Guerra partigiana."

 

Giunto a questo punto voglio essere più realista del re, in bande e raggruppamenti di uomini cosi numerosi, che non ci fosse al loro interno qualche malandrino, che magari si approfittava nelle case delle povere donnucce, che avevano gli uomini al fronte,  oppure rubava qualche pollo non lo si può escludere e nelle nomali condizioni umane, ma sul fatto delle rappresaglie che avvenivano da parte dei nazi-fascisti sulla popolazione inerme,  perché magari avevano subito grosse perdite da parte dei patrioti,  venivano e tuttora vengono imputate ai partigiano perché non si consegnavano (pensate 1 a 10), ma pensate solo per un attimo al fatto che se i combattenti avessero ceduto ogni volta al ricatto nazi-fascista la guerra o sarebbe stata persa oppure avrebbe potuto continuare per molto tempo ancora.

Per la disciplina, comunque, essendo molte bande comandate da ex militari in particolare una banda che operava in Liguria che era comandata da "Bisagno" nome di battaglia identico al il torrente che attraversa e taglia in due Genova (Aldo Gastaldo) fervido cattolico che aveva come luogotenente il Comunista Giovanni Serbantini (Bini) i due pur essendo politicamente distanti, andavano in perfetto accordo fra loro tanto da stilare il codice etico per i loro sottoposti:

 

"in attività e nelle operazioni si eseguono gli ordini dei comandanti, ci sarà poi sempre un'assemblea per discuterne la condotta; il capo viene eletto dai compagni, è il primo nelle azioni più pericolose, l'ultimo nel ricevere il cibo e il vestiario, gli spetta il turno di guardia più faticoso; alla popolazione contadina si chiede, non si prende, e possibilmente si paga o si ricambia quel che si riceve; non si importunano le donne; non si bestemmia"

 

Quindi come questa brigata no era sola ad imporre la disciplina ce ne tante erano altre, quindi… se poi pensate che uno dei capi del C.N.L. (Comitato di Liberazione Nazionale) è stato Sandro Pertini, poi divenuto il nostro presidente il più amato di tutti, nella conta fra persone per bene e non, il quorum va a vantaggio delle persone per bene e non di uno sporadico ruba galline.

Un altro falso storico, sempre voluto dalle persone di destra e quello che l'Italia sia stata liberata unicamente dagli alleati; sul fatto che ci abbiamo liberati non c'è alcun dubbio, ma che le città più importanti come: Roma, Milano, Bologna, Firenze furono liberate con il valido contributo della resistenza questa è storia acclarata.

Per concludere una città Bari fu liberata unicamente dai baresi, gli inglesi intervennero solo quando furono certi che ogni sacca di resistenza fosse stata annientata, poi ci furono le fatidiche quattro ed eroiche giornate di Napoli che videro impegnata tutta la popolazione, i napoletani fecero scappare come lepri tutti i tedeschi, quindi si onore agli alleati, ma onore a Bisagno che morì in un fortuito incidente, e che è stato dichiarato "Il partigiano d'Italia", onore alle città di Bari e Napoli e onore a tutti i combattenti di ogni confessione e credo politico che hanno dato tanto alla Patria e che non vanno infangati bensì, celebrati per qual

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