CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

lunedì 16 gennaio 2023

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Un film di raffinati sentimenti che mostra le traversie sentimentali di un ragazzo di tredici anni che si rende conto di essere omosessuale, innamorato di un altro ragazzo amico e coetaneo che sin dalla prima infanzia sono stati inseparabili, al contrario l’altro l’amico è etero; questo è tanto per non infastidire chi vuole andare a vederlo.

Ancora una volta il cinema francofono: Francia, Belgio e Lussemburgo ha dato prova di una cinematografia artistica nuova e potente.

Il regista è giovanissimo un belga di 32 anni di nome Lukas Dhont, che si è ispirato ad un quadro astratto di un pittore fiammingo David Hocknei che lo ha intitolato “We Two Boys Togeder Clinging” e contemporaneamente ad un poeta americano (usa) dell’800, Walt Whitman che ha scritto rime sull’argomento.

Gli attori sono due ragazzi sconosciuti della solita età di quelli che rappresentano sullo schermo: Eden Dambrine (Leo) e Gustav De Waele (Remì) ed ogni volta mi domando come i ragazzi sullo schermo grande e in TV, riescono a dare quell’intensità recitativa tanto da offuscare la recitazione dei pur bravissimi attori adulti.






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