Un film di raffinati sentimenti che mostra le traversie sentimentali di un ragazzo di tredici anni che si rende conto di essere omosessuale, innamorato di un altro ragazzo amico e coetaneo che sin dalla prima infanzia sono stati inseparabili, al contrario l’altro l’amico è etero; questo è tanto per non infastidire chi vuole andare a vederlo.
Ancora una volta il cinema francofono: Francia, Belgio e Lussemburgo ha dato prova di una cinematografia artistica nuova e potente.
Il regista è giovanissimo un belga di 32 anni di nome Lukas Dhont, che si è ispirato ad un quadro astratto di un pittore fiammingo David Hocknei che lo ha intitolato “We Two Boys Togeder Clinging” e contemporaneamente ad un poeta americano (usa) dell’800, Walt Whitman che ha scritto rime sull’argomento.
Gli attori sono due ragazzi sconosciuti della solita età di quelli che rappresentano sullo schermo: Eden Dambrine (Leo) e Gustav De Waele (Remì) ed ogni volta mi domando come i ragazzi sullo schermo grande e in TV, riescono a dare quell’intensità recitativa tanto da offuscare la recitazione dei pur bravissimi attori adulti.
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