Faccio un’autocritica di tipo bolscevico, ebbene sì ho un’amante ed è una puttana perché si dà a tutti, si chiama a seconda di chi la interpella: Firenze, Florence, Florencia oppure Florenz, ma nonostante tutto questo, la amo e non posso stare tanto lontano dal suo ombelico.
Mi sono recato alla Biblioteca Nazionale per informazioni per poi recarmi proprio al centro, ma mentre ero quasi all’angolo di via de Benci è arrivato fermandosi al semaforo che era rosso una di quelle motorette che imitano i Risciò orientali, a bordo una sola passeggera rivolta con le spalle al conducente, una ragazza dell’età approssimativa dai 25 ai 30 anni cappottino rosa e colbacco rosa il volto leggermente olivastro, ho avuto un Dèjà vu, ad un tratto sono tornato indietro di molti anni il volto era molto simile a quello di una ragazza conosciuta all’ora, istintivamente ho fatto un cenno con la mano e la ragazza sorridendo ha risposto al saluto, ma essendo diventato il semaforo verde il Risciò, è scomparso verso via Verdi, sono rimasto un attimo perplesso pensando ad una T.I.A. (Attacco Ischemico Transitorio) sapendo di avere una certa età, ma si è trattato di una semplice coincidenza, ma queste coincidenze sono nostalgiche e ti fanno pensare alla vita che è trascorsa senza nemmeno accorgersene.
Ho proseguito per Piazza Signoria e Piazza del Duomo, ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fermata del bus per tornare a casa, una calca incredibile, una moltitudine da esodo biblico, urti da tutte le parti, tanto da farmi temere una stampede ed essere travolto e calpestato, tutto questo mi ha dato la conferma che la mia amante sia proprio e senza ombra di dubbio una ragazza molto leggerina.
Il Barone
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