L’Italia piccolo grande paese patria indiscussa del rinascimento, non sempre è stata riconosciuta dal resto dell’Europa per il suo ingegno; ricordo giornali tedeschi per esattezza lo Spiegel che ritraeva un piatto di spaghetti, con sopra una pistola quando le brigate rosse spadroneggiavano con un mero tentativo d’insurrezione che anche oggi fa parte dei nostri misteri e, ne abbiamo tanti.
I nostri migranti i Francia e in Svizzera venivano chiamati “Maccheroni” il Belgio faceva carne da macello dei nostri minatori che hanno fatto la ricchezza di quel paese, si salvava la Spagna più povera di noi perché soggiogata dal regime dittatoriale di Franco, e neppure la Grecia poiché altrettanto povera e sottoposta anch’essa al regime dei colonnelli,
Ma tutti gli altri non disdegnavano di chiamarci Mafiosi, Camorristi, come se tutti noi facessimo parte della criminalità organizzata erano ignoranti su quanto invece l’Italia ha dato nella scienza e della tecnica che spesso ha rivoluzionato tutto il mondo di seguito alcuni italiani.
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Gerolamo Cardano (1501-1576). Il celebre scienziato italiano si sarebbe ispirato ad una bussola per la navigazione marittima, fissata su due cerchi articolati, ed ingegnosamente ha costruito un giunto che ha impedito agli alberi di qualsiasi tipo di trazione, di rompersi sulle sollecitazioni, con l’avvento del motore a scoppio è stato adattato a tutte le automobili ed autocarri.
Luigi Galvani effettuando un esperimento alla presenza di alcuni suoi allievi tocca con un arco conduttore i muscoli della zampa di una rana morta e scopre che l'animale si muove con un balzo. Nato a Bologna, 9 settembre 1737 e ivi morto il 4 dicembre 1798 è stato un fisiologo, fisico e anatomista italiano, ricordato per la scoperta dell'elettricità biologica e di alcune sue applicazioni, come la cella elettrochimica, il galvanometro e la galvanizzazione.
Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Volta (Como, 18 febbraio 1745 – Como, 5 marzo 1827) è stato un chimico e fisico italiano, inventore del primo accumulatore elettrico mai realizzato, la pila, inutile parlare di questa invenzione tutti sanno che a tuttoggi le batterie derivate dalla pila hanno molteplici funzioni, Volta in seguito è stato lo scopritore del gas metano giacente nel sottosuolo.
Nicolò Barsanti, meglio conosciuto come Eugenio nato a Pietrasanta, 12 ottobre 1821 e morto a Seraing in Belgio, 18 aprile 1864, è stato un presbitero, ingegnere e inventore italiano, l'ideatore e costruttore del primo motore a combustione interna funzionante. Aiutato nell’impresa da Felice Matteucci nato a Lucca, 12 febbraio 1808 e sepolto poco distante a Capannori, 13 settembre 1887 è stato un ingegnere e inventore italiano, con il religioso Eugenio ha scoperto un motore poi adottato da tutte le industrie automobilistiche del mondo, tuttora in funzione sino a quando non sarà soppiantato dall’elettrico. Anche l’inventore dell’omonimo motore Rudolf Diesel nel 1892 non ha fatto altro che una variazione del motore a combustione interna di Barsanti e Matteucci
Antonio Santi Giuseppe Meucci (Firenze, 13 aprile 1808 – New York, 18 ottobre 1889) è stato un inventore e imprenditore italiano, celebre per lo sviluppo di un dispositivo di comunicazione vocale a distanza, che egli chiamò «telettrofono» e che diverse fonti accreditano come il primo telefono, brevetto mai registrato, poi rubato dalla società americana Bell Electronic, poiché la causa contro quel colosso era impossibile da vincere
Antonio Pacinotti (Pisa, 17 giugno 1841 – Pisa, 25 marzo 1912) è stato un patriota, politico e scienziato italiano, a cui si deve l'invenzione della dinamo e del motore elettrico in corrente continua, la dinamo è stata usata per secoli per illuminare la strada alle biciclette, diventata importante nel settore automobilistico per la ricarica continua delle batterie.
Guglielmo Giovanni Maria Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un inventore, imprenditore e politico italiano. A Guglielmo Marconi si deve lo sviluppo di un efficace sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, ovvero la telegrafia senza fili o radiotelegrafo, che ebbe notevole diffusione, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio e della televisione e in generale di tutti i moderni sistemi e metodi di radiocomunicazione che utilizzano le comunicazioni senza fili, e che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1909, «in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili». Infine va ricordato che se oggi comunichiamo con lo spazio lo dobbiamo a quest’uomo.
Enrico Fermi Roma, 29 settembre 1901 – Chicago, 28 novembre 1954 è stato un fisico italiano naturalizzato statunitense. Noto principalmente per gli studi teorici e sperimentali nell'ambito della meccanica quantistica e della fisica nucleare, tra i suoi maggiori contributi si possono citare la teoria del decadimento beta, e i risultati riguardanti le interazioni nucleari. Ricevette nel 1938 il premio Nobel per la fisica per «l'identificazione di nuovi elementi della radioattività e la scoperta delle reazioni nucleari mediante neutroni lenti».
Altri uomini hanno lavorato alacremente inventando oggetti o cose meno importanti, per cui pur sentendomi un cittadino del mondo, sono orgoglioso di essere Italiano.
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