In breve (perché farla lunga non serve)
Mi sono ubriacato diverse volte ma non ho mai
corso il rischio di essere violentato. Sono uomo. In vita mia non ho mai
sentito di un uomo ubriaco violentato. Allora il problema non è essere
ubriachi. Il problema è essere donne.
Ho camminato a petto nudo. In pantaloncini. In
canotta. Con il costume a mutanda. Ma nessuna mi ha mai violentato. E neppure
lanciato apprezzamenti. E allora il problema non è come mi vesto. Non sono i
vestiti. Io sono uomo. Io posso. La donna e la ragazza invece se la sono
cercata.
Mi sono appartato a pomiciare, a fare petting. Ma
se non mi andava di fare sesso nessuna donna mi ha mai costretto, magari
puntandomi un coltello alla gola. Perché io sono maschio. Io posso dire di no.
Posso dire basta. Allora il problema non è la donna che se l'è cercata,
appartandosi. Il problema è sempre l'uomo e la sua violenza.
Sono uscito con gruppi di due o tre amiche e io
unico maschio. Ma non mi sono mai sentito minacciato o a disagio. Non ho mai
subito violenza di gruppo. Perché io sono maschio, e non corro questi rischi.
Perché non esiste l'idea che l'uomo sia un oggetto di piacere. Che sotto sotto
gli piace, anche se forzato. A nessuno piace essere soggetto a violenza. E no,
una donna che esce con due o tre uomini non si è cercata nulla. Di certo non
una violenza di gruppo.
Ho avuto superiori donne. Insegnanti donne.
Professoresse di università donne. E non sono mai stato molestato. Mai. Neanche
una pacca sul culo. Neanche una palpatina. Perché sono un uomo. Non sono
considerato accondiscendente. Perché essere in una posizione subalterna non
vuol dire dover accettare anche le molestie.
Alla fine non sono stato tanto breve.
Quand'è che una donna e un uomo potranno vivere
allo stesso modo?
Dal diario di Ugo Giansiracusa.
Questa l'ha scritta un maschio che la pensa esattamente come me, quindi facciamola finita di dire: "glu uomini sono tutti uguali! I fascisti sono tutti uguali.
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