CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

giovedì 2 novembre 2023

ODE ALLA DONNA


Io sono un uomo, padre e nonno, ormai la mia vita è in discesa, la morte è laggiù in fondo al precipizio che mi aspetta con il suo ghigno malefico come a dirmi:   

  • Tanto prima o poi verrai anche da me, quindi, non ci sono raccomandazioni che tengono, qui devi passare.     

Ma io prontamente gli rispondo:   

  • Sono un agnostico convinto e non mi fai paura brutta strega con la tua falce, io ti mando a fare in culo e quando verrai io sarò pronto lì ad aspettarti, ma comunque senza rimpianti, avendo vissuto una vita pulita di uomo per bene, quindi, qualsiasi cosa mi aspetti nell'aldilà non potrà che essere gradevole; oppure se come penso di là c'è il nulla, mi dico: ma poi stavamo tanto male prima di essere nati?  

Perché dico ciò? Perché non credo ad un Dio con la barba ma solo all'evoluzione della natura che ha creato: montagne altissime, oceani profondi, caldo d'estate e freddo d’inverno e penso che la sua creazione più fantastica sia stata la femmina. Tante persone mi hanno dato di donnaiolo oppure di sciupa femmine in senso dispregiativo, io li ho lasciati dire pregando madre natura di perdonarli poiché non sapevano cosa dicevano non conoscendo il mio intimo. Solo io so cosa è stata per me l'altra metà del cielo, mia madre, le mie nonne, e tanti altri dolci incontri, nel senso più affettivo della parola. Io ho amato e tuttora amo l'universo femminile e non l'ho mai considerato come un ammasso di corpi da possedere, ma solo come anime da amare e venerare, dandomi più che prendere, sia con il corpo che con la mente.  In alcuni casi sarei voluto entrare con tutto il corpo dentro di loro naturalmente in senso metaforico, per carpirne le sensazioni i sentimenti in una simbiosi irreale di totale empatia. Quanto un rapporto è terminato a causa mia, probabilmente un po’ del male l'ho anche fatto, ma credo che quando è venuta meno quell'alchimia per esserci donati tutto di più, sarebbe stato più osceno continuare un rapporto basato sulla finzione, quindi, ritengo che tutto sommato anche in questo caso non posso essere considerato uno sciupa femmine e mi assolvo da solo e come dice il sociologo Alberoni "Sa amare chi ama più volte".  Tanti nomi mi vengono alla mente, anche le immagini sfuocate dall'oblio del tempo, dico loro, grazie siete state tutte incondizionatamente il mio faro nella notte, la mia stella cometa, il completamento e l'onore di essere approdato sulla terra sotto forma di maschio.  Dico inoltre che se veramente c'è un paradiso, per voi deve essere dato libero accesso, poiché mi avete dato i momenti più belli e felici della mia vita, attimi di gratificazione di cui non esistono le parole per poterli spiegare.   Se ci dovessimo trovare insieme in quel mondo utopico in cui il sesso sarà eliminato liberando solo lo spirito, vorrei fare con voi e le mie genitrici un girotondo che durasse per tutta l'eternità.  Grazie tutte amori miei: Un gentiluomo non fa mai nomi ed io credo di esserlo, ma uno deve essere nominato poiché è stato più volte impersonato nel mio viaggio nella vita. Evidentemente dopo questo excursus ho notato che il fato mi ha messo quasi sempre di fronte una femmina che si chiamava Laura, allora ho voluto capire perché tanta generosità ho avuto da queste donne che portavano questo nome e mi sono andato a guardare la sua etimologia:  

  "Alcuni studiosi fanno derivare questo nome dal provenzale Laura, tratto dal celtico Laur col significato di "bastante, sufficiente". Altri invece lo fanno derivare dal latino laurus, "alloro", pianta sacra ad Apollo e simbolo di sapienza e gloria.  Corrisponde al greco Dafne. Ai tempi dei romani è comunque più facile trovare Laurentia che Laura.  l significato del nome si rifà alle foglie di alloro con cui venivano incoronati i vincitori di varie gare. D'altra parte ancora oggi, chi completa il ciclo di studi è detto laureato e anche Petrarca rese immortale questo nome."   

E scusate se è poco!    

Forse qualcuno mi potrà giudicare un immorale, un Casanova da strapazzo, ma io dico: No! Non è vero! Il mio cuore è sincero, la mia anima è sincera la mia è pura onestà intellettuale.  Oggi da vecchietto perdendo l'ardore giovanile, vedo la femmina di qualsiasi età e ceto sociale, e l’ammiro come un quadro di Renoir, o un affresco del Mantegna, oppure una sinfonia di Beethoven, o anche un arcobaleno dopo la tempesta con il suo cielo azzurro.  Una mera contemplazione del bello, contemplazione di una cosa che tuttora credo di non conoscere in tutta la sua completezza, d'altronde ogni individuo ha la sua peculiarità, ma rimane comunque la bellezza che necessariamente non deve essere solo fisica ma anche spirituale. 

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