CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

lunedì 22 maggio 2023

PACIFICATION - UN MONDO SOMMERSO

Ho visto ieri 21.05.23, un film di Allbert Serra uno spagnolo di Banyoles (Catalogna) un attore, regista, produttore, sceneggiatore e Montatore di soli 48 anni (chi più ne ha più ne metta) Due cose sono da apprezzare i luoghi paradisiaci dell'isola di Mururoa e Tahiti, la rigogliosa vegetazione e le alte montagne di origine lavica, una buona fotografia ed una colonna sonora che da l'idea di cosa è accaduto in quella isola nel 1996.

L’impegno del film all'inizio era interessante poiché parlava dei 193 test nucleari effettuati da quella Francia colonialista che con gran parte degli stati europei hanno infestato il mondo facendo stragi di nativi e soggiogando popoli solo per il loro tornaconto economico.

Il film inizia con un errore semantico quando un gruppo religioso vuol impedire la costruzione di un casinò sull'isola dove il commissario in un incontro con gli amministratori dice loro testualmente: questi Testimoni di Geova hanno rotto le palle andrò a parlarci! In effetti ci va, ma non si trova davanti ad una sala del regno bensì ad una chiesa cattolica, potrebbe essere un errore dello sceneggiatore ma è molto più probabile che sia un problema dei traduttori italiani.

In questo film eccelle un attore francese Benoìt Magimel 49 anni, nelle vesti del commissario straordinario francese De Roller, in quell'isola in cui da politico navigato cerca di piacere a tutti per poter meglio governare quella bellissima isola dalle onde gigantesche, ma si capisce attraverso la sua mellifluo-sita, che lui è chiaramente contro il nucleare.

E qui il film devia forse dall'intenzione di una denuncia verso gli usurpatori francesi dove gravitano invece personaggi che appaiano ma che non si sa esattamente cosa facciano e che intenti abbiano, solo un gruppo di marinai francesi con un ammiraglio sui generis che si capisce essere fascista e che vorrebbe far esplodere un'altra bomba atomica per riprendere il predominio della grandeur della Francese.

E qui si capisce quanto Federico Fellini abbia influenzato i registi di tutto il mondo, con momenti onirici di puro sogno e con una danza nel night Club dove si svolge quasi tutto il film, dove si vede con chiarezza l'influenza del regista riminese.

Personaggi un direttore di hotel e dell'abbinato night, una bellissima transgender che non si capisce se c'è o ci fa, con il suo atteggiamento ambiguo, un portoghese che fa pensare ad un agente segreto, oppure a un doppiogiochista, ma che il film non lo spiegherà mai, insomma personaggi che vanno e vengono in un alone di fantapolitica.

La critica e il pubblico hanno votato questo film con tre stelle e mezzo, ma io no posso arrivare solo a due, per la fotografia, ma non ti coinvolge con i suoi primi piani lunghissimi e scene interminabili, il film dura ben 163 minuti e in alcuni momenti vien voglia di alzarsi e andarsene in parole povere questo lavoro sembra uno di quei fumetti in cui si guardano solo le figure.




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