CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

sabato 4 novembre 2023

RIFLESSIONI AGOSTANE DI UN DIVERSAMENTE GIOVANE

Il web un trabocchetto per i bimbi e anche per i diversamente giovani, infatti sui canali social: Twitter, Instagram e chi più ne ha più ne metta, abbiamo continuamente offerte matrimoniali da fanciulle bellissime che offrono paradisi profumati in cui il sesso sarebbe il delizioso coronamento. Non siamo solo noi diversamente trombanti che veniamo avvicinati sul web, questo ma anche quando andiamo al super a fare la spesa in cui giovani e meno giovani donne c’imbroccano. Poco fa non più di 10 minuti, siamo arrivati al massimo dell’assenza di pregiudizi, infatti ho avuto un offerta in rete da un gigolò suppongo fosse pachistano o giù di lì, a giudicare dal colore della pelle vista dalla foto che mi ha mandato, allora dico alle signore escort e hai marchettari maschi, non si arriva a superare il mezzo secolo  di vita impunemente, pertanto avendolo preso svariate volte nel posteriore, mi raccomando solo eufemisticamente altrimenti mi contraddirei, eravamo giovani e siamo stati presi per i fondelli più volte sia dai maschi che da le femmine, chi per un verso chi per un altro, per cui se persistessimo avendo delle polluzioni che non sono più adatte al nostro status di diversamente scopanti, i nostri parenti farebbero cosa giusta a chiamare il 118 per chiedere un T.S.O. oppure far riaprire esclusivamente  per noi un reparto di San Salvi l’ex ospedale psichiatrico Fiorentino.

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