CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

domenica 8 giugno 2025

GLI ELEFANTI SEGUITO


Si dice che le persone possano morire a causa di un grande dolore amoroso, a causa dello stress che questo provoca. Anche gli elefanti soffrono della sindrome del cuore spezzato, soprattutto quando muore uno dei loro piccoli.

Se il piccolo muore, la mamma elefante si allontana dal branco per diversi giorni e compie una sorta di processo di lutto. Invece di abbandonare il corpo, lo accarezza con la proboscide, lo annusa e cammina in cerchio attorno ad esso. Si ritiene che questo sia il suo modo di comprendere e accettare la morte.

Essendo molto sensibili allo stress e, proprio come gli esseri umani, gli elefanti che perdono la vicinanza di una persona cara, che si manifesta nel contatto pelle a pelle, possono perfettamente morire, cosa che accade comunemente nei casi in cui un cucciolo perde la madre.

Il carattere compassionevole degli elefanti fa sì che il resto del branco accolga l'orfano che sta soffrendo o aiuti un compagno in lutto.

Come potete vedere, ci sono molti motivi per ammirare gli elefanti, animali che non sono solo grandi di dimensioni, ma hanno anche un cuore immenso.

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