CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

sabato 20 settembre 2025

Scrittori che si sentono alla pari di Fëdor Dostoevskij e scrittrici che si sentono superiori a Grazia Deledda

Sono uno scrittore dilettante che ama definirsi naif, come quei pittori che hanno ricevuto il dono dalla natura, pur essendo uomini e donne di scarsa cultura. Ligabue docet. Sono convinto che la scrittura sia un'arte come tutte le altre: la musica, la scultura, la pittura, ecc. Tuttavia, ritengo che i lettori abbiano il diritto di esprimere le proprie critiche. Io le accetto, ma molti altri non lo fanno! Mi rifaccio sempre alla saggezza latina: "De gustibus non est disputandum". Infatti, ci sono persone che, di fronte a un Picasso, sono colte dalla sindrome di Stendhal, mentre altre provano solo conati di vomito. Questa è la storia dell'arte, con estimatori e detrattori. Qualche giorno fa, sempre su questo blog, ho parlato di uno scrittore fiorentino osannato e tradotto in tutta Europa, ma che io considero noioso. Amo molto i racconti erotici che fanno sognare e su Amazon ho trovato un'autrice che non nomino, che scrive esclusivamente di erotismo. Ho acquistato il suo primo libro, che però non ho trovato per niente erotico, perché secondo me si avvicinava più alla pornografia. Tuttavia, avevo letto recensioni positive e mi sono detto che forse ero io troppo sentimentale, quindi ho acquistato il secondo libro, ma la mia impressione non è cambiata. Ho iniziato a colloquiare con la scrittrice tramite i social, esponendole il mio punto di vista, ma mi sono reso conto che, lei mi considerava un bacchettone. A quel punto, seguendo il suo consiglio, ho deciso di acquistare anche il terzo libro, perché voleva convincermi di non essere una pornografa.

Naturalmente, la mia impressione è stata la stessa e ho continuato a colloquiare con lei su altri argomenti, tralasciando il mio pensiero che sapevo la infastidiva. Un giorno, la signora mi ha mandato la sua mail chiedendo a me e ad altri suoi lettori di inviarle qualche nostro scritto per trarre degli spunti e io, ubbidiente, le ho mandato tre delle mie novelle. Fino a che, un giorno, mi ha rimproverato di non averle mandato nessuna recensione sulla piattaforma di Amazon. Cosa potevo fare? L'ho fatto e giuro che, nello stilare la recensione, sono stato molto parco in confronto a quale era il mio vero pensiero.

Una volta letta la recensione, mi ha detto che non comprendevo la sua scrittura e che, addirittura, mi avrebbe rimborsato la spesa dell'ultimo libro. Mi ha anche detto che non aveva chiesto di mandarle i miei scritti, ma che, nonostante tutto, li aveva letti. Quando le ho contestato che il diritto di critica è sacrosanto e che le avevo inviato i miei scritti su sua esplicita richiesta, mi ha bannato da tutti i social su cui eravamo in contatto fino a quel momento. Chiaramente, me ne sono fatto una ragione, perché chi non accetta le critiche non può essere un mio amico.


Fëdor Dostoevskij  

Grazia Deledda


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