CHI SONO

Mi chiamo Antonio Maoggi sono un fiorentino nato sotto le bombe dell’ultima guerra, da ragazzo avevo grandi sogni di scrivere, ma bisognava andare a lavorare per aiutare la famiglia e, questo è successo, però la passione è rimasta, ma lavoro, famiglia e figli me lo hanno impedito. Una volta libero come pensionato ho preso carta, penna ed ho cominciato a scrivere e non mi sono fermato più e tutt’ora sto scrivendo l’ultimo racconto. I miei lavori sono tutti inseriti in questo blog in basso sulla fascia lateralmente a destra e, se qualcuno fosse interessato, basta che lo comunichi, e tramite mail che vorrete cortesemente comunicarvi, invierò gratuitamente il racconto in formato PDF, poiché scrivere è fantastico, ma essere letto lo è ancora di più! mascansa@outlook.it

martedì 2 dicembre 2025

COMUNISTI ODIERNI SEGUIACI DELLO SCRITTORTE LEOPOLD VON SACHER MASOCH

Oggi, 11 novembre 2018, verso le 16:00, i pullman diretti alla manifestazione di Roma sono stati fermati dalla polizia e i partecipanti sono stati fatti scendere per essere perquisiti e per controllare le scritte sugli striscioni. Questa cosa fa paura, perché Casa-Pound non solo ha la sede nel centro di Roma, ma quando manifesta non sembra che ci sia nessun tipo di controllo.

Ma noi, i compagnucci della parrocchietta, siamo idioti. Non trovo altro aggettivo, neppure di fronte a questo pericolo reale. Dobbiamo forse confrontarci su chi è più comunista o chi piscia più lontano? Ma è nel nostro DNA: siamo talmente masochisti che, quando ci purgheranno o ci manganelleranno, raggiungeremo l'orgasmo come in una seduta di bondage.

Nel 1921 il P.S.I. si divise per la prima volta, proprio il PSI delle lotte contadine, e arrivò il P.C.I. Ma questo non bastava: sulle schede elettorali iniziarono a comparire falci e martelli, P.S.I.U.P., D.P e tutti gli altri partiti extraparlamentari che nascevano come funghi, fino alla tragedia delle Brigate Rosse.

Quando il P.C.I cadde, Occhetto docet, prese il suo posto Rifondazione Comunista, Bertinotti docet, ma non bastava: bisognava essere più comunisti degli altri. Così nacquero i Comunisti Italiani di Diliberto, poi i comunisti di Rizzo e, per ultimo, il nuovo PCI (senza punti) del segretario Alboresi. Ma se avete avuto occasione di seguire qualche riunione dell’uno o dell’altro partito senza distinzione, vi sarete certamente trovati davanti alla classica farsa dove: “cencio dice male di straccio”.

Insomma, nessuno ha voluto cedere un centimetro all’altro, quindi io, che sono comunista dall’età della ragione, non ho mai capito questo atteggiamento distruttivo che, con 11.000.000 di voti, ci ha portato a percentuali, come disse il gran Mogol populista Grillo, da prefisso telefonico.

Per fortuna, però, anche dalla merda può nascere un fiore: per noi è nata l’immagine di una stupenda ragazza, Viola Carofalo, che da precaria ha avuto un’idea meravigliosa.

Nata a Napoli il 30 giugno 1980, è diventata portavoce nazionale di un nuovo soggetto politico chiamato “Potere al Popolo”, formato da una coalizione di partiti: Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano e L’Altra Europa. Alle elezioni di marzo, dopo pochi mesi di vita, ha ottenuto l’1,03%, e oggi i sondaggi la indicano al 4%.

Attenzione, Viola è napoletana come Di Maio, ma a differenza sua, nei suoi 38 anni di vita ha lavorato e studiato, laureandosi in Filosofia e conseguendo un dottorato di ricerca in Filosofia moderna e contemporanea al SUM, Istituto italiano di scienze umane, Università degli Studi di Napoli "Federico II"e un secondo dottorato di ricerca in Filosofia e politica (Università degli Studi di Napoli "L'Orientale").

Ha lavorato sui temi della bioetica e del mito politico nel pensiero di Ernst Cassirer e Roland Barthes, sulla poetica di Bertolt Brecht e sui temi del riconoscimento e dell'interculturalità.

Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro su Frantz Fanon. Attualmente è dottoranda di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e collabora con le cattedre di Filosofia morale e di Etica interculturale.

E scusate se è poco: questa donna dice cose che possono anche non essere condivise, ma che comunque non sono dei meri spot pubblicitari.

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